Nota preliminare
Nella lingua araba il nome,
l’aggettivo e il participio vengono sottoposti ad una leggera trasformazione in
base alla funzione che essi svolgono nel discorso.
Ogni trasformazione si
chiama CASO. In arabo i casi sono tre:
1. Nominativo è
il caso del soggetto che agisce. Si evidenzia con l’aggiunta di una damma con pronuncia “u” sull’ultima lettera se il
nome è determinato o di una doppia damma con pronuncia “un” se il nome è indeterminato.
Esempio:
il maestro المُعَلّمُ un maestro المُعَلّمٌ
2. Accusativo è
il caso di chi subisce l’azione del soggetto. Si evidenzia con l’aggiunta di
una fatha con pronuncia “a” sopra l’ultima lettera se il nome è determinato o
di una doppia fatha con pronuncia “an” se il nome è indeterminato.
Esempio:
con il maestro مَعَ المُعَلّمَ con un maestro مَعَ المُعَلّمً
3. Genitivo e caso obliquo
è il caso di specificazione e termine che risponde alle domande di chi? di che
cosa? a chi a che cosa?Si evidenzia con l’aggiunta di una kasra con pronuncia “i”
sotto l’ultima lettera se il nome è determinato o di una doppia kasra con
pronuncia “in” se il nome è indeterminato.
Esempio:
del maestro لِالمُعَلّمِ di un maestro لالمُعَلّمٍ
NB.: va
sottolineato che nella grande maggioranza delle situazioni il caso genitivo
nella lingua araba viene risolto con una costruzione particolare denominata stato
costrutto che verrà esaminato più avanti.
Il nome
Tutti i vocaboli che
costituiscono l’insieme della lingua araba (contrariamente a quanto si possa
pensare l’arabo è la lingua che raccoglie in sé alcuni milioni di vocaboli, a
fronte di poche centinaia di migliaia delle lingue così dette evolute) derivano
da una radice di tre consonanti, raramente quattro, e solo alcune due.
Anche i nomi, quindi, sottostanno
a queste norme e la loro costruzione risulta dalla combinazione di vocali
brevi, suffissi, prefissi e infissi.
Esempio:
radice ك ت ب da cui deriva
scrittore كَاتِب scrivere
كَتَبَ libro كِتَاب scrivania
مَكتَب ecc
Risulta quindi fondamentale comprendere quale sia la
radice da cui nasce il nome anche per reperirlo sul vocabolario. Infatti i
nomi, e tutte le altre voci del vocabolario, sono ordinati secondo la radice e
non in ordine alfabetico.
E’ quindi importante sapere individuare la radice. Una
formula semplice ma non sempre agibile è la seguente:
Bisogna ricordare la frase
انتَ مُوسَ che significa “tu (sei) Mosè. Una volta
scritto il nome si eliminano alcune lettere uguali a quelle della frase sicchè
ne rimangano solo tre e, se tutto va bene rimane la radice.
Esempio:
كِتَاب si
elimina la lettera ا e
rimangono ك ت ب che formano la radice.
Vi è un modo più
preciso per pervenire alla
radice ma verrà esaminato più avanti.
Il nome può essere di
genere maschile o femminile.
Genere per
significato
Un certo numero di sostantivi sono maschili o femminili per significato, in quanto indicano persone o
animali di sesso maschile o femminile.
Esempi
ﺍخ akh = fratello à maschile
ﺍخت ukht = sorella à femminile
ﺍﺑﻦ ibn = figlio (maschio) à maschile
ﺑﻨﺖ bint = figlia à femminile
Genere per forma
I nomi che terminano con ة o per ـة sono sempre femminili per forma, eccetto quando indicano persone o animali di sesso maschile.
Esempi
ﻗﻬﻮة qàhwa = caffè à femminile
ﺳﻔﻴﻨـة safîna = nave à femminile
Genere per uso
Altri sostantivi sono maschili o femminili per uso.
In particolare sono femminili i nomi propri di città, isole,
tribù e molti nomi che indicano parti del corpo, soprattutto se doppie (come
gli occhi, le mani).
Esempio
ﻳﺪ yadd = mano à femminile
قَدَم qadam=piede
à
femminile
سِنّ sinn=dente à
femminile
Esiste anche un piccolo numero di sostantivi che sono femminili
per uso senza rientrare in una categoria ben definita.
Esiste una categoria di nomi che sono femminili perché
così ha stabilito l’uso comune, proprio come in italiano dove per esempio è
femminile la parola mano. Il genere di questi nomi si può conoscere solamente
imparandoli a memoria oppure consultando un buon dizionario. Non sono comunque
molti.
Di seguito una lista di quelli più usati
Vento رِيح
riih
Fuoco نار naar
Terra أَرْض aard
Guerra حَرب
harb
Vino خَمْر khamr
Sole شَمْس
shams
Casa دار daar
Nota
Bisogna stare attenti alle parole che sono di genere
diverso in arabo e in italiano. La parola بَيْت per esempio che
significa “casa” è chiaramente maschile in arabo perché non rientra tra i nomi
femminili per uso nè tra quelli femminili per significato e non ha una
desinenza tipica del femminile. Così è maschile قَلَم che significa “penna” ma è
femminile la parola قَهْوَة che vuole dire “caffè” inteso come bevanda e non
come locale bar.
Il nome può essere singolare o
plurale. Nella lingua araba esiste anche il duale.
الجمع
الجمع
Esso è usato per designare tre o più persone o cose. In arabo esistono due tipi di plurali: il plurale sano e il plurale fratto.
Formano il plurale sano i participi, molti aggettivi (quando questi qualificano esseri razionali) e un certo numero di sostantivi
Formano il plurale sano i participi, molti aggettivi (quando questi qualificano esseri razionali) e un certo numero di sostantivi
Il
plurale inoltre si divide per genere in :
Il plurale maschile sano
I tre casi di declinazione sono:
I tre casi di declinazione sono:
·
Il
caso nominativo : si aggiunge alla fine del nome la sillaba UN ون.
Esempio per il nome insegnante
مُدَرِّس مُدَرِّسون
Esempio per il nome insegnante
مُدَرِّس مُدَرِّسون
·
I casi accusativo e obliquo : si aggiunge alla fine del nome la sillaba IN ين esempio
مُدَرِّسَين
مُدَرِّسَين
La ن della desinenza cade quando il nome è accompagnato da un pronome personale suffisso
Il plurale sano
femminile si ottiene aggiungendo al singolare (tolta la ة dove ci sia) le
desinenze: اتٌ per il nominativo; اتٍ per l’accusativo e il genitivo.
desinenze: اتٌ per il nominativo; اتٍ per l’accusativo e il genitivo.
Declinazione del
plurale sano: quadro riassuntivo.
Vengono qui riportate le varie
forme del plurale sano dei vocaboli
المُعلّمُ “il maestro” e المُعَلّمة “la maestra” nei casi nominativo e obliquo(genitivo+
accusativo)
مُعَلِّمُونَ
اَلْمُعَلِّماتُ
المُعَلّمينِ المُعَلّماتٍ
Il plurale fratto ha una sua forma
simile ma distinta e diversa dal singolare in quanto, generalmente, si tolgono o si aggiungono lettere, pertanto esso deve essere imparato a
memoria
Esempi di plurale fratto.
قَدَم piede
اقْدَم piedi
طِفْل bambino
افْطَل bambini
Il duale
Il duale
Si ha il caso duale quando ci si riferisce ad una coppia di
soggetti. Esso si forma aggiungendo la desinenza انِ per il maschile e la
desinenza تَانِ per il
femminile.
Esempi:
libro كِتَاب due libri كِتَابانِ
casa بَيت due case نَيتَانِ
nei casi genitivo e
accusativo le desinenze divengono اينِ e تَينِ rispettivamente per il
maschile ed il femminile.
L’articolo.
In arabo vi è un solo
articolo determinativo per tutti i generi e i numeri e, diversamente
dall’italiano, è invariabile.
ال il, lo, la, i, gli, le.
Non viene usato con
gli aggettivi possessivi e i nomi propri di persona.
Se l’articolo che
determina il sostantivo è preceduto da لِ perde l’alif.
per il ragazzo لِلوَلَد
In arabo non esiste
l’articolo indeterminativo. Esso è sostituito dal tanwin all’ultima lettera del
vocabolo e ne segue il caso.
per un cane
لِلكَلْبٍ
L’aggettivo.
L’aggettivo
qualificativo concorda in genere, numero e caso con il sostantivo che lo
precede.
Quando l’aggettivo è
un attributo del sostantivo prende l’articolo.
la grande
montagna الجَبَل الكَبيرة
Se l’aggettivo è
preceduto da un verbo di stato (essere e derivati) si mette nel caso accusativo
indeterminato.
l’uomo era
ammalato الرجُاُ مَريدً كَنا
Aggettivo al plurale maschile se i soggetti sono di genere
misto.
Aggettivo al femminile
singolare in caso si riferisca ad un plurale di animali o cose.
Quando si hanno più
aggettivi riferiti ad un unico soggetto, non vengono separati dalla congiunzione
و.
I colori sono
aggettivi e in arabo ogni colore ha sia il maschile, sia il femminile.
azzurro maschile ازرَقُ femminile
زَرقَاءُ
bianco maschile ابيَضُ femminile بَيضَاءُ
giallo maschile اصفَرُ femminile صفَراءُ
rosso maschile احمَرُ femminile حَمرَاءُ
nero maschile اسوَدُ femminile
سَوداءُ
ecc.ecc.
I PRONOMI
Concordano
con la persona e con l’oggetto cui si riferiscono.
Pronomi personali
Io
|
انَا
|
Voi(M)
|
انتُم
|
Tu (m)
|
انتَ
|
Voi(F)
|
انتُن َّ
|
Tu(F)
|
انتِ
|
Voi due
|
انتُمَا
|
Egli
|
هُوَ
|
Loro(M)
|
هُم
|
Ella
|
هِىَ
|
Loro(F)
|
هُنَّ
|
Noi
|
نَحنُ
|
Loro due
|
هُمَا
|
I Pronomi personali suffissi
di me, mi
|
ي
|
Di voi, vi (M)
|
كُم
|
di te ti (M)
|
كَ
|
Di voi, vi (F)
|
كُنَّ
|
di te di (F)
|
كِ
|
Di voi due
|
كُمَا
|
di lui gli
|
هُ
|
Di loro li, (M)
|
هُم
|
di lei le
|
هَ
|
Di loro le, (F)
|
هُنَّ
|
Di noi, ci
|
نَا
|
Di loro due
|
هُمَا
|
Questi pronomi suffissi sono usati come
1.
pronomi possessivi se uniti
a un sostantivo : il
mio libro كِتَابِي
2.
complemento oggetto se
uniti a un verbo.: mi
ha aperto فَتَحَني
in questo caso la ي prende una ن
3.
complemento indiretto se
uniti ad una preposizione con
noi مَعَنا
PRONOMI
DIMOSTRATIVI
Questo
|
هَذَا
|
quello
|
ذَاكَ
|
Questa
|
هَذِهِ
|
quella
|
تِلكَ
|
Questi
|
هَوُلاءِ
|
quelli
|
اولاءِكَ
|
Nota: per una più
accurata conoscenza è necessario approfondire altri aspetti che qui non possono
trovare spazio in relazione soprattutto ad alcune costruzioni grammaticali come
lo stato costrutto che verrà esaminato più avanti ed alcune
particolarità complesse
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